Gestire le crisi
Non rispettate regole
Genitori sopraffatti
I sentimenti del genitore
Condividere
Manca il rispetto
Per aiutarvi
Le regole non vengono rispettate
Discutere di quello che è successo
- Vostro adolescente è rientrato a casa in ritardo. Potete dirgli: “Ero in pensiero, ero preoccupata” “Avresti potuto avvertirci che non saresti rientrato in orario”.
- Potete cercare di capire perché lui o lei non ha rispettato la regola. Bisogna punire, ma non senza prima discuterne.
- I giovani vogliono mettere tutto in discussione e negoziare su tutto. Questo va bene, ma lui o lei ha firmato il contratto (link con il contratto per le uscite) e non si rimette in discussione il contratto tutte le settimane.
Cercare di gestire le nostre emozioni
- Niente reazioni esagerate. Abbiamo il diritto di essere arrabbiati. Non abbiamo il diritto di utilizzare la violenza fisica: schiaffi, pugni… Abbiamo gridato contro i nostri figli? Usciamo dalla stanza, ci calmiamo, ne discutiamo e ci scusiamo. Riconosciamo che il tono che abbiamo usato non andava bene. Spieghiamo che abbiamo reagito presi dall’emozione, perché eravamo preoccupati.
- Le nostre parole possono ferire. Ad esempio: “Mi vergogno di te…”, “Non combinerai mai nulla di buono!”, “È scandaloso che tu non riesca a rispettare una regola”. Ma vostro figlio non è un buono a nulla!
Quali punizioni?
Ad esempio: vostro figlio di 14 anni deve andare a scuola domani, ma passa una parte della notte a giocare sul suo video.
- Puniamo in base alla regola.La punizione è: meno ore di videogiochi il sabato o la domenica.
- Puniamo in base alla gravità e all’età. È grave o molto grave? A 14 anni o a 16 anni, la punizione è diversa.
- Discutiamo della regola. Vostro figlio non ha il diritto di giocare ai videogiochi la notte. Decidete insieme l’eventuale cambiamento dell’ora in cui spegnere il suo computer.
Così vostro figlio
- non penserà che sia ingiusto
- capirà che è lui il responsabile: non ha rispettato la regola
- imparerà che è lui a scegliere. Rispetta la regola o non la rispetta. La sua scelta influenza la sua vita. Per esempio, la regola dice: “Se non si torna a casa in tempo, non si può uscire il prossimo fine settimana. Vostro figlio o vostra figlia torna a casa troppo tardi E sa già che non potrà uscire il prossimo fine settimana.
- Non puniamo se la scuola ha già punito. Ad esempio, l’adolescente è stato punito per non aver fatto i compiti. Discutete con vostro figlio su quello che è successo. Perché non li ha fatti? Come organizzare il tuo tempo?
Il padre si sente sopraffatto, la madre si sente avvilita
Com’è la situazione con l’adolescente?
È sempre crisi. O l’adolescente consuma delle sostanze. O l’adolescente non segue mai le regole. O l’adolescente rifiuta tutti i limiti. Oppure ci si accorge che l’adolescente vuole “farsi male” o ferire il suo corpo.
L’adolescente non sta bene. È chiuso in sé stesso. Si rifiuta di ascoltare i genitori. Non comunica con nessuno. Si sente depresso, è ansioso.
Mettere alla prova sé stessi e i propri genitori, assumersi dei rischi è normale per gli adolescenti,
MA
- quando l’adolescente si mette in pericolo
- quando ci accorgiamo che il nostro adolescente non comunica con nessuno
bisogna chiedere aiuto a dei professionisti. Per l’adolescente e per sé stessi. I consigli che riceveremo noi potranno anche aiutare i vostri figli.
Quali sono i sentimenti del genitore?
Il genitore può pensare di avere fallito. Fa degli sforzi, ma non servono a niente. Pensa di non essere più in grado di controllare la situazione.
Si sente scoraggiato, molto triste, completamente solo, arrabbiato, sfinito, fragile. Non ce la fa più!
“Ho vergogna, ho l’impressione di essere un cattivo genitore.”
Essere sempre fraintesi, sempre sotto pressione, è faticoso! Non c’è da stupirsi se ci si sente esausti!
Condividere per fare un passo indietro
Soprattutto per non sentirsi soli. Fa bene condividere ciò che sta accadendo con una persona cara, con gli amici, con un’amica o con altri genitori. Possiamo cercare un forum per i genitori. Bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto, di cercare risorse. È normale non riuscire a farlo da soli.
Un genitore che cerca soluzioni rivolgendosi a dei professionisti è un buon genitore.
Sentirsi stanchi e a volte essere arrabbiati con i propri figli adolescenti è normale per un genitore, MA
- quando ci si sente tristi, sfiniti e senza più voglia di fare le cose
- quando ci si rende conto di non saper più cosa fare
- quando sbagliamo con tutti
bisogna cercare aiuto presso dei professionisti.
L’adolescente manca di rispetto al proprio genitore
L’adolescente si rivolge al genitore con parole cattive, aggressive. Il genitore si sente ferito. L’adolescente non rispetta il genitore.
Può darsi che l’adolescente abbia un problema, troppe emozioni. Può darsi che l’adolescente non sappia ancora bene come affrontare questa nuova vita.
Non è tuttavia una buona ragione per farvi soffrire. Gli adolescenti non hanno il diritto di essere violenti. È proibito aggredire gli altri. È un comportamento grave.
Il genitore deve mostrare all’adolescente come trasformare questa rabbia. Innanzitutto, deve calmare la situazione. Non è facile. Ci si lascia trasportare dalle emozioni e non si sa bene come fare.
3 suggerimenti:
STOP
- Respirate e dite chiaramente quello che non va. Non si può parlare così forte. Non bisogna dire: “Non mi piace affatto quello che mi stai dicendo, né il modo in cui me lo dici”.
- Proponete di calmarsi. Vostro figlio adolescente deve riprendere il controllo di sé stesso. Proponetegli di riprendere la discussione più tardi. “Ti propongo di smettere e di riprendere questa discussione più tardi, quando sarai in grado di parlare senza essere aggressivo”.
- Dite al vostro adolescente che è difficile capire le sue parole. Ditegli che volete riflettere.
PAUSA
La pausa serve a…
- calmare le emozioni, sia le vostre che quelle di vostro figlio o di vostra figlia
- dare a vostro figlio adolescente il tempo di riprendere il suo self-control
- a calmare noi stessi: respirare, riprendere il fiato, bere un bicchiere d’acqua
- riflettere: a chi erano rivolte quelle parole cattive? Erano davvero rivolte a me? Può darsi che vostro figlio sia arrabbiato con qualcun altro. Forse pensa di avere subito un’ingiustizia, di essere una vittima. Si sente incastrato, come se si trovasse in un vicolo cieco. Non trova il modo per uscire da quella situazione?
RIPRESA DELLA DISCUSSIONE
- Riprendere la discussione, discutere di nuovo della crisi
- Aiutare vostro figlio adolescente a capire sé stesso
Strumenti
Si sceglie un momento in cui tutti sono calmi. L’adolescente si spiega e ascolta il genitore. Il genitore si spiega e ascolta l’adolescente. Si potrebbe fare così:
- Descrivere: raccontare quello che è successo e dire: “Io ho bisogno di…”
- Emozioni: parlare di quello che si prova e rispettare questi sentimenti, queste emozioni.
- Elencare: fare un elenco delle possibili soluzioni
- Scegliere: discutere dei pro e dei contro di ciascuna soluzione e sceglierne una
- Accordo: concludere un accordo, sottoscrivere un contratto, impegnarsi
- Conclusione: decidere insieme come valutare i risultati del contratto
A volte gli adolescenti diventano aggressivi e addirittura violenti fisicamente.
Non si controllano più.
Si comincia con delle parole aggressive e questa aggressività può trasformarsi in violenza fisica. La violenza fisica è proibita.
Il genitore deve reagire. L’adolescente ha bisogno di capire che non ha diritto di essere violento.
I genitori fanno del loro meglio per aiutare i propri figli a crescere, ma non sono colpevoli. Non devono vergognarsi.